La favola che non esiste
Un libro dalla storia inesistente
le pagine le riempie la mia mente
m'invento io da sola i personaggi
la sua trama ed i suoi intrecci
ed un posto anche per me
Mi immergo in questa strana dimensione
ma il libro forse aveva già un padrone
io che volevo essere regina
sono solo una gitana
e me ne sto ferma a guardare
Davanti a me le dame e le regine
mi paiono aggraziate ballerine
io guardo questi stracci colorati
sono sporchi e malandati
perchè parlano di me
Io che volevo fogli bianchi
per riscrivere realtà
ritrovo qui la stessa sorte
e non è giusto, non mi va
così cancello il mio destino
e smetto questi panni miei
e mi rivesto di quei sogni
che non ho vissuto mai
E corro sempre così forte
perchè fermarmi mai non so
e se incontrar dovrò la morte
le dirò :"per ora no"
ho questa melodia che esplode
e non so dove porterà
in questa favola sbiadita
cerco un'altra identità
Tra queste pagine la mia incertezza
ritrovo me stessa, la mia insicurezza
non amo il mio corpo e i suoi strani bisogni
sviliscono l'anima, annebbiano i sogni
io che non mostro il profilo migliore
per ogni bugia in cielo un angelo muore
e strappo le pagine della mia vita
riscrivo la storia, la rendo infinita
cosa rimane dopo l'esistenza
sospesa in un libro ricerco l'essenza in me
che non c'è...
Voglio svelarti un segreto
ma devi tenerlo per te
nel mondo reale che qui non esiste
non trovo più un posto per me
Io no, non torno più indietro
e vuoi sapere il perchè?
in questa favola che non esiste
c'è il principe giusto per me
e io suonerò
per il mio uomo che qui non esiste
e sarà con me
in questa favola bella ma triste
con lui danzerò
sopra il mio tetto trapunto di stelle
e poi brillerò
come una lacrima sulla sua pelle
gli racconterò
storie di fate e di elfi in amore
lo proteggerò
come si fa con le cose più care
ma poi la storia assume un'altra forma (si avvera il sogno)
e la gitana a un tratto si trasforma (non sei felice , perchè?)
è una regina e vive in un castello
con vestiti damascati
e servitori accanto a sè
si sa che i sogni perdono l'incanto (vuoi la tua vita)
se li hai desiderati troppo a lungo (e questa non sei tu)
combatti per vederli realizzati
ma una volta conquistati
non li sai apprezzare più
cammino nel mio regno desolato (sei ancora sola)
rivoglio solamente il mio vestito (e la tua identità)
di clown impenitente e sognatore
con la musica nel cuore
e una lacrima che va
Cammino scalza in questa vita
e nelle tasche niente ho
soltanto un'anima che vibra
non me ne vergognerò
sarò gitana e poi pagliaccio
un cantastorie e d'ora in poi
accetterò questa mia vita
e tutti quei difetti miei
in questo limbo che è il mio mondo
ancora io mi cullerò
in 1000 foto senza tempo
riconoscermi saprò
e se ci fosse un'altra vita
potendo scegliere sarei
una gitana musicista
ed ancora l'amerei...
ecco si chiude il sipario malato
in questo mio libro nessuno è esistito
svaniscono principi, gli elfi e le fate
finisce il mio volo, le ali bruciate
lutti portati con molta incostanza
delle anime tristi non seguo la danza
e chiudo le porte di questa esistenza
ma di queste note non posso far senza
le fate, le dame con i cavalieri
rimango regina, gitana di un regno che
qui non c'è....