Il volo dell’albatros (oltre ogni limite)
Vento che va ,Portami al margine della città
E piano volerò ,In libertà
Come un albatros , Via da qua
Da solo oltre ogni limite, ferita dentro l’anima
Inchiodami al mio ruolo e poi di nuovo fuggirò
Non puoi ancora nascondermi
Non riesco ormai più a fingere
Non posso ancora chiedermi “se fosse tutto qua?”
Costringimi a planare qui
Guardando questa umanità
Inchiodami alla realtà e piano morirò
Con l’apertura d’ali mia, la più maestosa che ci sia
Le navi accompagnerò ,la brezza io respirerò
Per non scordare mai le origini del mare
In volo come un albatros non mi potrai fermare
Mi sento irraggiungibile, volando tra le nuvole
Così inavvicinabile persino dai miei simili
Ma spiegami perché mi spingo oltre ogni limite
Sfruttando la corrente ,seguendo l’orizzonte
Ricordi l’altalena non volava così in alto
La giostra che girava mi inchiodava a quel tuo sguardo
E come un albatros ferito che non può più volare
Inseguo quel cielo infinito ma non mi può bastare
Mia madre mi diceva
“non ti abbiamo mai voluta, sei stata un incidente, una cura mal riuscita”
e come un albatros ferito che annaspa nel dolore
alla ricerca di quel nido e di un po’ di calore
Raggiungerò quell’orizzonte e poi scomparirò
come questo tempo mio che se ne va ,polvere e cenere poi resterà
ma ora sono un albatros, fendendo l’aria intorno a me
oltre qualsiasi limite io mi ritroverò
creatura invulnerabile
tutti in all’erta i sensi miei
non potrai più sorprendermi, eterno è il volo mio
più non maledirò il volo mio pindarico
mi annullo e poi risorgo , come fenice al nuovo giorno
Precipito nel baratro
di questa solitudine
che strano girotondo
all’inferno e poi ritorno
abbasserò le ali e poi il capo io reclinerò
e fiero come nacqui io nel nulla sparirò…….
La morte che ti culla come l’onda fa col mare
Ricordati, ti prego, il segreto per planare
E come un albatros ferito, solo col suo dolore
Oltre ogni limite e confine ritornerò a volare…