Il mondo che non c'è (senza fissa dimora)
Come fece
Dante un giorno
all'inferno e dopo torno
giù nel mondo che non c'è
In pezzi di ghiaccio
è ridotto il tuo cuore
cammini, cammini,
non pensi al dolore
di cose perdute,
carezze negate
del freddo che senti e ti annebbia la mente
a cosa ti aggrappi
e dove stai andando
è buia la notte
e tu pensi soltanto
che chiudere gli occhi
vuol dire morire
in questa stazione potrebbe finire
la vita, la gioia,
ma quale ? futura
e quello che hai dentro
ti rende più dura
ti specchi, rifletti
nel vuoto degli altri
li guardi negli occhi
precipiti, annaspi
è questa la vita
nel mondo che non c'è
e intanto rincorri una cieca farfalla
e intanto ripensi a una fiaba mai letta
e cerchi le risa, i giochi e gli amici
ritorna speranza di giorni felici
ognuno sta dentro al suo mondo malato
e quello che cerchi non c'è, è perduto
solo ombre in agguato
e la luna che brilla
ma non è sempre quella
qui nel mondo che non c'è
e mentre ti perdi in 1000 miserie
e poi t'incammini nel nulla che attende
se sfiori la gente
si affretta e si offende
e allunga quel passo che sa dove va
non guardi, non osi
non speri e non credi
e cade la neve e intanto tu preghi
che quel dio distratto
si accorga che esista
un mondo più in fondo
che luce non ha
ma l'anima tua non è ancora morta
cammina, cammina
e apre la porta
che va verso il mondo
che fuori risplende
c'è ancora scintilla d'amore che attende
ed ecco che viene
che sorge l'incanto
il fiore rinasce
timore e sgomento
calore che nutre
è sole che splende
e con i suoi raggi
protegge, difende
e mentre ti specchi col sole negli occhi
e mentre ripensi al buio di prima
c'è quella ragazza
che dentro la notte
sorride, si volta e poi se ne va...
la guardi finchè non è un'ombra lontana
ti volti e rispondi
alla vita che chiama
Come fece Dante un giorno
all'inferno e dopo torno
giù nel mondo che non c'è...